FAQs

Trova qui la risposta alle domande più frequenti

Domande frequenti:

Q. cosa-vuol-dire-recupero-crediti-stragiudiziale-o-extragiudiziale

Recupero crediti stragiudiziale o extragiudiale sta a significare che viene fatto un tentativo di recupero del crediti basato su diffide, lettere ed eventualmente trattative prima di presentare un atto o un'azione in Tribunale. Tendenzialmente i tempi e i costi sono minori, quando porta risultati, proprio perchè l'attività del legale è svolta "fuori" dal Triubunale, quindi senza i costi vivi e gli onorari di un giudizio (monitorio o di merito che sia).

Q. gli-avvocati-del-vostro-network-fanno-anche-recupero-crediti-giudiziale

Sì. Noi facciamo la valutazione preliminare, così da ottimizzare i tempi per tutti, poi è l'Avvocato che sarà incaricato direttamente da Te a svolgere tutta l'attività professionale, in particolare quella riservata ai professionisti iscritti all'Albo degli Avvocati.
Ogni legale del nostro network fornisce assistenza a creditori e debitori anche in sede giudiziale, contenziosa, quindi con lo studio e valutazione delle possibilità.
Per capire se nel Tuo caso valga la pena, chiedi maggiori informazioni, senza impegno. Successivamente il legale Ti fornirà un preventivo da valutare, anche questo ovviamente senza impegno.

Q. come-avviene-il-recupero-crediti-giudiziale-quali-sono-le-fasi-principali

Il recupero crediti giudiziale avviene rivolgendosi - tramite l'avvocato prescelto - all'Autorità Giudiziaria (Giudice di Pace o Tribunale, in base alla competenza: ma a questo ci pensa l'avvocato) al fine di ottenere la condanna del debitore al pagamento. Se nonostante la condanna al pagamento il debitore non dovesse adempiere, l'avvocato potrà poi attivare le procedure esecutive per il recupero coattivo (cioè forzoso) delle somme dovute (ad esempio con un pignoramento mobiliare, o immobiliare, presso terzi dello stipendio o di altri crediti, dei beni mobili registrati tipo le automobili, etc.).

Lo svolgimento dell'iter dell'azione legale di recupero crediti può essere descritto a grandi linee nei termini seguenti:

  • Deposito presso il Giudice competente (Tribunale o Giudice di Pace) del ricorso per l'emissione dell'ingiunzione di pagamento (decreto ingiuntivo) in favore del creditore e contro il debitore;
  • Emissione del decreto ingiuntivo da parte del Giudice;
  • Invio (notificazione) del decreto ingiuntivo al debitore, tramite PEC o raccomandata con notifica in proprio o mediante Ufficiale Giudiziario (ci sono vari casi, possibilità e diversi strumenti);
  • Richiesta della c.d. formula esecutiva;
  • Invio (notificazione) dell'atto di precetto;

E se ancora il credito non viene pagato:

  • Avvio procedura esecutiva, richiesta pignoramento e apertura del procedimento esecutivo tribunale recupero crediti

Ovviamente qui le fasi sono descritte in maniera semplice, a scopo informativo, e senza tutte le particolarità, questioni tecniche e casistiche che possono accadere (anche complesse, es. in caso di opposizione a decreto ingiuntivo che fa radicare una vera e propria causa ordinaria con tanto di fase istruttoria, testimoni ecc.)

Oppure, ci sono anche altri strumenti e azioni per il recupero crediti giudiziale: ad esempio una causa di accertamento o un ricorso sommario, ma per vedere quale sia possibile e soprattutto "convenga" occorre uno studio di tutti i dati e documenti.

Q. e-se-non-recupero-nulla

Se hai scelto e concordato con l'avvocato del Nostro Network Crediti Insoluti un preventivo per obiettivi e/o basato sul meccanismo della distrazione spese, potresti non pagare nulla. Chiedi maggiori informazioni e un preventivo gratuito.

Q. cosè-la-distrazione-spese

In sostanza, è un istituto processuale (disciplinato dall'art. 93 del codice di procedura civile) in base al quale in caso di liquidazione di competenze legali da parte del Giudice queste possono essere trattenute dal Tuo legale (cioè l'avvocato che hai scelto) e recuperate direttamente da controparte.
Quindi senza alcuna spesa né rischio per Te (salvo quello di perdere la causa: qui sarà il legale del Nostro Network a fornirti tutte le informazioni).

Q. in-caso-di-recupero-e-preventivo-per-obiettivi-quanto-mi-costa

Questo dipende dal caso concreto e dall'accordo raggiunto col legale prescelto. In ogni caso viene sempre fornito un preventivo ed accettato l'incarico solo dopo aver concordato tutto.

L'analisi preliminare da parte nostra è senza impegno e gratuita. A seguito di questa verrà sottoposto dal legale di Nostra fiducia e che Ti indicheremo un preventivo che, tenendo conto del caso e della situazione, potrà prevedere anche compensi per obiettivi (ex art. 25 CDF) o senza anticipazioni (ex art. 93 cpc) operando in regime di antistatario (cioè con il recupero coattivo delle eventuali spese di lite direttamente da controparte). Quindi anche senza rischi! Se non quello di provarci.

Q. ma-vale-la-pena-procedere-al-recupero-per-pochi-soldi-o-per-piccole-fatture-insolute

Molto spesso sì, se il debitore è solvibile e il credito è certo. Anche per crediti piccoli o di modesta entità si può procedere con le attività di recupero. Per capire se nel Tuo caso valga la pena chiedi maggiori informazioni, è senza impegno.

Q. come-faccio-a-capire-se-mi-conviene-consultarvi-o-sentire-un-avvocato-ci-sono-dei-criteri-che-posso-usare

Occorre senza dubbio fare una valutazione costi/benefici, anche se vi sono situazioni in cui non si può proprio evitare di far ricorso alla Giustizia. Basti pensare, ad esempio, alle aziende, che finirebbero per essere esposte a forti rischi in caso di mancato incasso dei propri crediti.

Non esistono formule matematiche né certezze: ma una valutazione può aiutarti a decidere consapevolmente.

Per aiutarti nella scelta, si possono fare alcuni esempi/casi dove può esserci un indice di maggiore probabilità di recuperare o comunque che valga la pena attivarsi con il proprio legale:

  • Quando c'è un piano di rientro non rispettato - Capita spesso che l'attività stragiudiziale dell'avvocato, del professionista di recupero crediti, abbia portato il debitore a sottoscrivere un piano di rientro del debito. Se non viene rispettato, o si concorda un nuovo piano o si renderà necessaria un'azione legale per ottenere il pagamento del residuo. Quando c'è un piano di rientro sottoscritto, spesso potrà potrà essere ottenuta la provvisoria esecutività del decreto ingiuntivo con veloce o immediata possibilità di procedere a pignoramento;
  • Quando il debitore è capiente, cioè quando le informazioni sono positive: oltre a un credito "buono" (in breve: certo, liquido ed esigibile, oltre che non prescritto) uno dei parametri più importanti da valutare è la solvibilità del debitore. Cioè, in estrema sintesi, se il soggetto che deve pagarti e non lo fa ha beni, sostanze o crediti tali da poter consentire che una procedura di esecuzione forzata (es. pignoramento) sia fruttuosa. Per questo sono essenziali report e informazioni, se non le avete l'avvocato potrà attivarsi con le ricerche che si fanno di solito in questi casi (es. visure immobili, societarie, report di agenzie specializzate, etc.);
  • Per importi ingenti, spesso diventa difficile evitare l'azione legale. Per vari motivi, anche a prescindere dalle informazioni sulla solvibilità del debitore, è opportuno promuovere un'azione legale:
    1. Innanzitutto perché il rapporto costi/benefici è sicuramente a vantaggio di questi ultimi, anche se i vantaggi sono solo potenziali;
    2. se sei un'azienda, l'amministratore e/o l'incaricato potrebbe avere, a vario titolo, delle responsabilità. In particolare gli amministratori devono avere una gestione diligente della società per evitare azioni di responsabilità da parte degli altri soci.
  • Se Ti serve per dedurre fiscalmente la perdita su crediti. Mentre di base i crediti fino a 2.500,00 euro possono essere dedotti fiscalmente senza necessità di dare prova dell'insolvenza del debitore, cioè - in pratica - non devi dare alcun documento all'Agenzia delle Entrate per giustificare la Tua decisione di portare in perdita il credito (nb: per i crediti piccoli comunque un tentativo val la pena farlo, specie se hai un avvocato di fiducia con un accordo continuativo o una convenzione). ATTENZIONE: se invece il credito è superiore alla soglia dei 2.500,00 euro, per essere legittamente portato a perdita occorre provare che lo stesso non è recuperabile. In generale, per questa 'prova' ci sono tre possibilità:
    1. la sentenza di fallimento o di altra procedura concorsuale che riguarda il debitore;
    2. un documento di certificazione di inesigibilità del credito;
    3. un verbale di pignoramento negativo (il che implica aver attivato un'azione legale).
    Nella maggior parte dei casi, quindi, serve una la procedura di recupero crediti giudiziale per provare e "certificare" l'incapienza del debitore.

In questi casi quindi, visti in maniera molto generale e del tutto indicativa, la procedura di recupero crediti giudiziale può diventare un "passo" - o scelta che dir si voglia - altamente consigliato. Sempre previa valutazione del Tuo avvocato.

Q. dove-operate-in-quali-zone-lavorano-gli-avvocati-del-vostro-network

In tutta Italia. Crediti Insoluti è di base a Verona (sede legale), ma opera in tutta Italia.
Tramite i legali convenzionati del Nostro Network, siamo in grado di offrire la possibilità di scegliere un professionista competente (cioè un avvocato che abitualmente si occupa di pratiche di recupero crediti).